Michele Pallini, pisano doc, è colui che si prende cura dei muscoli di Vincenzo Nibali; lo conosciamo tutti perché lo vediamo aspettare all'arrivo il campione messinese.
CICLISMO. Il ciclismo fa parte della sua vita, tramandato dal papà e dallo zio, che l'hanno messo in sella fino ad arrivare alla categoria juniores. Sceso dalla sella inizia la sua seconda vita, quella del massaggiatore; "ho iniziato nel 1996 e ho girato tantissime squadre".
NIBALI. Il primo approccio con Vincenzo risale alla pre-olimpica del 2007, pochi mesi dopo lo raggiunge alla Liquigas. "Vincenzo ha un bel caratterino, come tutti i grandi talenti tendono a chiudersi in sé stessi per poi aprirsi e lasciarsi voler bene; il rapporto lavorativo con lui nei primi anni non era continuativo in quanto seguivo diversi ragazzi, mentre da 2010 in poi mi sono dedicato a lui seguendolo in tutti i team in cui ha corso".
PRE E POST GARA. "Si mi vedete sempre in mezzo ai piedi ma fa parte del mio lavoro. Capisco gli stati emotivi di Vincenzo al mattino in hotel quando avviene il raduno e la fase più calda quando taglia il traguardo; proprio in quel momento l'atleta è più vulnerabile. Durante i massaggi c'è il massimo relax, Vincenzo segue i social e a volte ripercorre la corsa appena conclusa con delle sue considerazioni sulla sua performance".
GRUPPO DI LAVORO. "Il nostro gruppo di lavoro è affiatato e lo possiamo paragonare al rapporto duraturo di una coppia di fidanzati; momenti in cui è difficile mantenere gli equilibri proprio come avviene nei rapporti di coppia ma anche momenti di grande esaltazione e gioia".
SANREMO E ALPE D'HUEZ 2018. In quella stagione lo squalo tocca il cielo con un dito prima di precipitare pericolosamente. "Non voglio essere retorico ma la Sanremo è la gioia più grande, un capolavoro in una corsa sempre difficile da interpretare e vincere. Purtroppo al Tour de France, tappa 12, ho vissuto uno dei momenti più brutti con la caduta mentre Vincenzo scalava l'Alpe d'Huez; che fosse qualcosa di serio l'abbiamo capito all'arrivo perchè non fu facile farlo scendere dalla bici per il forte dolore alla schiena. Beh poi tornò fece una Vuelta piena di sacrifici prima di chiudere la stagione con un bel secondo posto al Lombardia".
Abbiamo messo sotto la nostra lente d'ingrandimento uomini, professionisti, che lavorano per un obiettivo comune, vincere. Un'avventura tutta da seguire per scrivere nuovi capitoli del mondo Nibali e Trek – Segafredo.